E' passato poco più di un mese dal nostro arrivo a Teulada e da ieri siamo di nuovo in Tunisia, a Tabarka. Un mese di giugno bello e intenso. Abbiamo fatto un sacco di cose, visto posti molto belli, conosciuto magnifiche persone e frequentato amici cari. Ma andiamo con ordine. Siamo arrivati in Sardegna martedì 26 maggio. Al nuovo porto di Teulada: Su Portu Nou. Così dovrebbero essere tutti i porti. Non troppo grande, pulitissimo, ben progettato, sicuro con qualunque vento, acqua e elettricità, posti barca sempre disponibili, segreteria e marinai efficienti, non troppo caro, la natura intorno bellissima, lo spaccio di un campeggio a due passi per fare la spesa e un servizio navetta per chi vuole andare a Teulada (8 km.). Dopo un paio di giorni, il venerdì, sono venuti da S.Sperate (Cagliari) i nostri cari, carissimi amici Fabio e Pina (più che un amico, Fabio è un fratello). Il maestrale ci ha impedito di uscire in mare e quindi siamo andati a cena in un bellissimo agriturismo non lontano dal porto. Il giorno dopo siamo andati alle dune di sabbia bianca vicino a porto Pino (bellissimo) poi abbiamo conosciuto Antonello e Rosa (lui vicecomandante del poligono militare di Teulada, lei sorella di Pina). Abbiamo cenato a casa loro. Che accoglienza! Sembrava ci conoscessimo da sempre! Uno dei tanti momenti belli vissuti nel nostro mese in Sardegna. La domenica Dany è andata con Pina, in auto, a S.Sperate e con Fabio abbiamo portato la barca a Cagliari (31 miglia). Abbiamo ormeggiato in porto al pontile della Lega Navale (in precedenza Fabio aveva ottenuto, con non poca fatica, un posto barca). Il Doctor, Fabio è veterinario, ci ha lasciato la sua auto a disposizione ed è partito per Roma dove ha l'ambulatorio. Appuntamento a venerdì 5 per organizzare un pranzo sontuoso con maialino sardo a casa di Giulio e Anna (lui attore di teatro e lei altra sorella di Pina) per il giorno seguente. Si, perchè il 6 giugno è il compleanno di nostra figlia Veronica, che è arrivata venerdì sera con il suo Simone, con suo fratello Emanuel e la cara Costanza. Che bello, tutti insieme! Giulio e Anna già li conoscevamo. Inutile dire che siamo stati come a casa nostra. Pranzo e maialino fantastici, poi un giro per S.Sperate per vedere i famosi murales che decorano il paese e per vedere le opere di un grande artista locale: Raffaele Muscas. Quadri affascinanti, una vera sorpresa. Poi un'altra sorpresa. Un altro artista, di cui non ricordo il nome, che lavora grandi massi di pietra con infiniti tagli. E poi le pietre, passandoci sopra le dita, suonano. Veri strumenti musicali. Incredibile! Il giorno dopo Veronica e Simone sono tornati a Roma. Costanza e Emanuel invece sono rimasti due giorni in più e sono partiti martedì. In seguito, settimana tranquilla in giro per Cagliari per conoscere meglio la città e i suoi dintorni. Sabato sera eravamo invitati con Fabio e Pina da Giulio e Anna a una cena a S.Sperate. Un migliaio di persone, sistemate in una lunghissima fila di tavoli per strada. Ogni famiglia ha portato cibi tipici sardi e bevande. Uno spettacolo mai visto! Altra settimana di relax in porto a Cagliari in attesa di Fabio che si era preso una decina di giorni di ferie per navigare con noi lungo la costa sud dell'isola. Il meteo prevedeva per venerdì, giorno di arrivo di Fabio, maestrale in aumento. Abbiamo quindi lasciato Cagliari per Teulada il giovedì. Fabio, con Pina, Elisa (la loro seconda figlia) e Bianca (amichetta di Elisa) sono saliti in barca venerdì sera a Teulada. Maestrale forte, senza tregua, per sei giorni! Addio navigazioni programmate. Abbiamo solo potuto mettere il naso fuori dal porto due volte per ancorarci alla spiaggia di Tuarredda e a porto Zafferano. Che posti! E che acqua, color caraibi! Non potendo navigare, Fabio mi ha portato alla ricerca di un vino della zona, il Carignano, che non conoscevo. Beh, io sono nato a Torino e ho sempre considerato i rossi piemontesi "il meglio". Il Carignano (cantina 6Mura) non ha nulla da invidiare. Poi un giro in auto a S.Antioco e, tocco finale, cena da Rosa e Antonello. Il colonnello ha cucinato per noi un maialino alla brace spet-ta-co-lo-so! La mattina di venerdì 26, Bianca si è svegliata con la febbre e quindi i nostri cari ospiti sono partiti, con nostro dispiacere, per S.Sperate. Visto il maestrale in calo e il meteo abbastanza buono, abbiamo deciso di partire per la Tunisia all'alba del sabato. Fine della splendida vacanza nel Sulcis (così si chiama quella zona del sud Sardegna). Alle 6 rotta per la Galite. Onda al traverso noiosa e vento 10/18 nodi da ovest.
Traina in acqua. A mezzogiorno, a metà strada, il mulinello chiama. Un tonno alalunga di 8 kg. (esattamente come all'andata). Bene. Alle 17,30 arriviamo alla Galite, stanchi delle onde al traverso di un paio di metri che ci hanno fatto ballare per quasi tutto il viaggio. Ci ancoriamo nella cala del vecchio porto da tempo distrutto dal mare e siamo in compagnia. Tre pescherecci, una vedetta della Garde Nationale e un vecchio caccia della Marina Militare tunisina. Il ridosso non è un granchè. Una fastidiosa risacca e raffiche di vento che scendono dal monte per tutta la notte non ci fanno dormire bene. Verso le 6 si annuncia una giornata bellissima. Non c'è una nuvola, il mare è calmo e una leggerissima brezza di direzione variabile ci segnala che il ponente-maestrale è finito. Dany cerca di dormire ancora un poco dopo una notte quasi insonne e io, salpata l'ancora, faccio il giro dell'isola per cercare di prendere un pesce. Niente e quindi direzione Tabarka. Quando manca un'oretta all'arrivo, telefono a Cherif, l'amico ormeggiatore, per farci organizzare un buon posto in porto. Subito dopo, tre tironi fortissimi sul mulinello, poi più niente. Tiro su e non c'è più il terminale con il rapala. Chissà cosa era... un tonno o uno spada, comunque bello grosso. Pazienza. Entriamo in porto verso le 14 e Cherif ci ormeggia dove eravamo il mese scorso. La solita lunga trafila per le pratiche di ingresso in Tunisia e poi i soliti lavoretti. Allaccio del tubo dell'acqua, del filo per la corrente e centratura della parabola per la tv satellitare. Tutto ok. Siamo a Tabarka.
mercoledì 1 luglio 2009
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