sabato 25 dicembre 2010

Natale

E' Natale, pioggia e freddo.                                Siamo a Arsoli a casa di Veronica. Ieri sera cena natalizia in famiglia. A metà novembre siamo andati in Sardegna a S.Sperate da Pina e Fabio; due settimane molto piacevoli e ho fatto e finito il tavolo promesso.     Dopo il ritorno a Roma dalla Sardegna, Dany è rimasta a casa e io sono andato a Monastir (come previsto) per finire la carena di Talitha e metterla in acqua. Il 9 dicembre sono tornato a Formello dove ho trovato un bel freddo! Dov'è il bel clima di Monastir...  Abbiamo deciso di cambiare il sistema di riscaldamento di casa e quindi giorni di tanto lavoro. Il 17 poi, una bella nevicata ha paralizzato Formello e Roma.  Domani torniamo a casa e mercoledì prossimo (il 29) prendiamo da Civitavecchia, con la 600, il traghetto per Tunisi e quindi, inchallà, il 30 sera saremo finalmente nella nostra casa-barca.

lunedì 1 novembre 2010

Casa Roma

Talitha è in secca, con la carena bella pulita e tutte le antivegetative tolte. Sta asciugando per bene, per ricevere, a fine mese, un paio di mani di epoxi per la prevenzione dell'osmosi e poi l'antifouling. Tornerà quindi in acqua, finalmente, ai primi di dicembre. Nel frattempo, il 18 ottobre scorso, siamo tornati a Roma. Freddo e tempo così così (abituati al bel clima di Monastir...). Dany è andata a Nizza per una decina di giorni a trovare suo padre, io sto aiutando Veronica a finire casetta nuova. Poi a metà mese andremo a S.Sperate un paio di settimane (cari amici e cibi sardi, che bello!). Subito dopo io andrò a Monastir una settimana per mettere in acqua Talitha, per poi tornare a Formello per passare Natale con i figli. Il programma è di tornare a Monastir a fine dicembre portandoci l'auto, così potremo visitare, nei mesi a seguire, le zone della Tunisia che non conosciamo. Poi l'estate prossima chissà... forse di nuovo le ioniche greche, forse la sicilia, forse la sardegna, vedremo.

mercoledì 6 ottobre 2010

"casa" monastir

E allora giovedì 16 mattina, alle 4, abbiamo lasciato il porto di Mgarr (Gozo). Direzione Lampedusa. Meteo buono, poco vento e poca onda. Verso le 6, ai primi chiarori dell'alba, abbiamo messo due traine in acqua. Poco dopo un mulinello è partito con violenza. Il tempo di fermarci e con un ulteriore gran tirone il pesce se ne è andato con il terminale e il rapala. Probabilmente un grosso tonno. Rifatto il terminale e messo un nuovo rapala, di nuovo due traine in acqua. Dopo un'oretta, praticamente in simultanea, sono partiti i due mulinelli! Non era mai successo. Uno si è tirato in acqua trecento metri di cavo in pochi secondi e se ne è andato con cinquanta metri di monel, venti metri di nylon, il terminale e il rapala! Ha spezzato il monel! L'altro, forse un poco più piccolo (si fa per dire), c'era ancora. Un quarto d'ora di battaglia per ricuperare (pesantissimo) e a venti metri dalla barca ha vinto lui: un ulteriore forte strattone se ne è andato con il terminale e il rapala. Tre rapala (e quindi tre grossi pesci) perduti in un'ora!!! Quanto erano grossi, e chissà cosa erano? Bene, piuttosto contrariato ho rifatto una linea con l'ultimo rapala rimasto (sette li avevo perduti durante il viaggio di andata tra Monastir e la Grecia). Messa la traina in acqua (a questo punto, una sola), poco prima di Lampedusa, replay esatto dei tre precedenti. Ci sono quindi in Mediterraneo undici pesci con i miei rapala. Dovrò rivedere, per l'anno prossimo, tutti i diametri dei vari monel, nylon ecc. Per quest'anno la pesca è finita. A metà pomeriggio siamo arrivati a Lampedusa. Il porto è incasinato e ci è voluta più di mezz'ora per trovare un posto accettabile. Siamo scesi a terra per cenare e controllare su internet il meteo. Eccellente per domani e così così per dopodomani sabato. Decidiamo quindi di dormire un poco e di partire alle quattro del mattino. Dopo un paio d'ore di navigazione, alla faccia di tutti i meteo, il vento è già sui venti nodi, di bolina stretta, e l'onda cresce rapidamente. A metà strada siamo sui ventotto nodi e un paio di metri d'onda. Che palle! Arriviamo al faro delle isole Kuriat (a dieci miglia dal Marina di Monastir) con trentadue nodi stabili e un'ondona verticale al traverso. Bella fatica il ritorno a casa! Entriamo finalmente al Marina alle diciassette e trenta. Abbiamo ormeggiato al nostro posto e abbiamo ritrovato i nostri amici. Siamo qui tranquilli da tre settimane e l'altro ieri abbiamo tirato in secca Talitha al cantiere per qualche lavoro. Lunedì 18 andremo a Roma, poi torneremo qui appena possibile per rimettere Talitha in acqua e passare l'inverno.

martedì 14 settembre 2010

Gozo

Martedì 14 settembre. Come programmato, ieri mattina alle 5 abbiamo lasciato il porto di Mgarr a Gozo. Il meteo era abbastanza buono, ma devo dire che ques'estate i siti meteo (tutti) non ne hanno indovinata una!  Già all'uscita del porto c'era più vento del previsto, inoltre da WSW (e quindi proprio in faccia) e non da NW come da previsioni. Usciti dal ridosso dell'isola la direzione del vento è rimasta la stessa, la velocità in aumento, sopra i 20 nodi, e una bella onda sui 2 metri, proprio in prua. Un quarto d'ora di sbattimento e dietro-front! Perchè faticare? Abbiamo tempo e quindi, dopo aver visto una bella alba (foto), siamo rientrati in porto e aspettiamo condizioni migliori. Oggi il vento soffia ancora bello allegro, pare che ci saranno buone condizioni da giovedì mattina per almeno tre giorni. Staremo a vedere se questa volta, finalmente, i servizi meteo ci indovineranno...

domenica 12 settembre 2010

Soggiorno a Gozo

Siamo rimasti al porto di Mgarr a Gozo. A parte un pò di risacca, si sta bene. Finita la breve vacanza di Veronica e Simone, sono arrivati Costanza e Emanuel. Ci hanno portato una gran bella notizia! Poi ieri, sabato, all'alba sono ripartiti anche loro. Troppo corte le vacanze dei figli! Maestrale 7 sullo stretto di Sicilia per tutto il giorno. Oggi, domenica, è calato un pò e il meteo per domani sembra abbastanza favorevole. Abbiamo voglia di tornare a Monastir e quindi domani mattina verso le 5 molliamo gli ormeggi, direzione Lampedusa. Ci aspettano 13 ore di navigazione, speriamo buona. Ci fermeremo un giorno o due a Lampedusa e poi "casa".

sabato 4 settembre 2010

Malta e Gozo

Anzichè sabato, siamo partiti da Roccella domenica 15, all'alba. Mare calmo, niente vento. Qualcuno, a Roccella, ci ha sconsigliato la tappa a Saline ioniche: il passaggio per entrare è stretto,il porto è abbandonato e deserto. Quindi rotta su Giardini Naxos dove pare ci sia una baia ben ridossata. In vista dello stretto di Sicilia arriva un bel vento da nord (20-25 nodi) e si forma subito una bella onda al traverso. Un pò di spruzzate d'acqua sulla barca, ma con il nostro pozzetto centrale siamo ben riparati. Arriviamo a Naxos a metà pomeriggio e il mare, nella baia, è calmo. Taormina e Naxos, visti dal mare, sono bellissimi. Cerchiamo un buon posto per la notte. Sulla destra vediamo un campo boe e, mentre ci domandiamo se si potrà prenderne una, arriva un signore con un barchino che ce ne propone una. -Quanto costa?- -50 euro- (!!!) -no grazie-. Mettiamo l'ancora un pò più in là e ceniamo. La notte niente vento, ma un'onda morta dal largo e una corrente da nord che tiene la barca parallela all'onda ci fa rollare abbondantemente fino all'alba. Quasi insopportabile!  E' ancora buio quando salpiamo l'ancora per andare a Catania. Abbiamo appuntamento con Giulio e Barbara, in vacanza a casa di Alfredo, e con loro passeremo una settimana in attesa dell'arrivo da Cagliari di Fabio e Pina che staranno con noi in barca otto giorni e scenderanno a Malta. Il porto di Catania è molto grande. In fondo a destra, direzione nord, ci sono i pontili del NIC, circolo nautico catanese. Ottenuto un posto (43 euro a notte) ormeggiamo. Il tempo è bello, fa molto caldo e, con Giulio e Barbara, passiamo la settimana visitando Catania e andando a cena in vari ristoranti intorno all'Etna. Lunedì 23 andiamo con Giulio all'aeroporto a cercare Fabio e Pina. E' ancora buio martedì mattina quando lasciamo Catania per andare a Siracusa dove arriviamo, con mare quasi calmo, in fine mattinata. Quando eravamo passati a Siracusa ai primi di giugno il molo del lungomare di Ortigia (l'isola di Siracusa vecchia) era inagibile perchè pieno di enormi cubi di cemento. Pare che servissero per fare un molo nuovo, ma, per la qualità scadente del cemento utilizzato, erano sotto sequestro e quindi lasciati lì chissà fino a quando... Sorpresa!  I cubi di cemento sono spariti e il molo del lungomare è libero, ci sono quattro barche ormeggiate e possiamo metterci dove vogliamo. Bello. Visita all'Ortigia, cena e controllo del meteo. Le previsioni (tutte) annunciano,per il canale di Sicilia, una notte e la giornata seguente con mare calmo e pochissimo vento. Decidiamo quindi di partire in serata per Malta per fare 80 miglia tranquilli. Poco prima di capo Passero comincia a montare vento da sud-ovest. Onde e vento crescono rapidamente e facciamo 55 miglia con condizioni noiose. Vento da 20 a 28 nodi e una bella onda in faccia! Vatti a fidare dei siti meteo... Arriviamo nel porto di Mgarr a Gozo a ora di pranzo e troviamo un posto nel Marina (36 euro a notte). Due notti a Gozo e venerdì 27 costeggiamo Malta (lato nord-est). Vogliamo vedere e passare la notte a Marsaxlokk, estremo sud dell'isola. Ce ne hanno parlato bene... Grande porto commerciale. Non ci piace e risaliamo appena perchè passando avevamo visto una bella baia ridossata. Bel posto, aperto a est, e ci ancoriamo per la notte. Il meteo annuncia maestrale forte e allora la mattina di sabato ci dirigiamo rapidamente verso il grande porto di La Valletta. Dobbiamo essere lì perchè lunedì partono Fabio e Pina e arrivano nostra figlia Veronica con Simone. Il porto di La Valletta è diviso in due grandi bacini. Entriamo nel bacino nord, ma sia nel Marina di Manoel Island che nel Marina di Msida non ci sono posti. Ci sono ormeggi in giro, ma senza acqua e elettricità, e poi non si capisce dove si può ormeggiare e dove no. Una telefonata al Marina di Grand Harbour e ci confermano un posto. Usciamo dal bacino nord e entriamo nel Grand Harbour. Ci danno un posto scomodo, molto esposto al maestrale che è già bello allegro, a 60 euro a notte. Pazienza. Il maestrale continua e noi visitiamo la città che è piuttosto imponente. Lunedì 30, la mattina, arrivano Veronica e Simone e partono Pina e Fabio. Martedì c'è ancora maestrale forte e decidiamo di stare fermi ancora una notte. Mercoledì 1 settembre il vento si è calmato e usciamo per andare a Mgarr a Gozo. Passando a Comino voglio far vedere ai ragazzi la famosa Blue Lagoon. E' affollata come via del Corso. Non ci fermiamo e entriamo al Marina di Mgarr. Un posto al solito pontile F e decidiamo di non tornare a La Valletta per la partenza dei ragazzi e l'arrivo di Costanza e Emanuel, martedì prossimo. Ogni mezz'ora c'è un traghetto Gozo-Malta, e la barca sta bene qui. Pensando di rimanere qui undici o dodici giorni (36 euro a notte) pago al Marina un mese (302 euro), così comunque si risparmia e, se quando l'11 partiranno Costanza e Emanuel il meteo non sarà buono per andare a Lampedusa e poi finalmente a Monastir, potremo aspettare buone condizioni meteo-marine con il posto pagato fino al 1 ottobre. Oggi è sabato, un bel sole e molto caldo. La notte scorsa una gran pioggia non ha rinfrescato l'aria.

venerdì 13 agosto 2010

La "mitica" Roccella ionica

Ci siamo lasciati la sera di giovedì 5 agosto a Crotone. Appena arrivati abbiamo fatto il pieno di gasolio (dove sei, Tunisia, con il gasolio a 49 centesimi al litro...) poi abbiamo passato la notte in porto. La mattina seguente ci siamo diretti al porticciolo di Le Castella, che non conoscevamo. Una ventina di miglia e, con mare formato, siamo entrati in porto. Una meraviglia!  Bello, pulito, con acqua e elettricità, sicuro con tutti i venti. Tre notti al pontile della L.N., 108 euro. Il paese, comune di Isola Capo Rizzuto, è piacevole e c'è tutto comodo, negozi e quant'altro. Lunedì mattina alle 6, con un buon meteo, lasciamo Le Castella e dirigiamo verso la mitica Roccella ionica. Roccella è una tappa obbligata per chi traversa dal sud Italia verso la Grecia e viceversa. E' un bel porto grande, sicuro, si trova sempre posto, per l'ormeggio ci sono dei comodi fingher, c'è l'acqua (niente elettricità, ma con i pannelli fotovoltaici possiamo farne a meno), costa 20 euro al giorno e c'è un ristorante-pizzeria economico dove si mangia un fritto di pesce enorme e buonissimo e pizza a metro notevole. Malgrado le previsioni meteo, il golfo di Squillace non si smentisce e ci spara 25 nodi di ponente con punte di 28. Troviamo facilmente posto in un fingher del pontile transito. Avevamo avvertito del nostro arrivo una amica di Facebook, Antonella, che abita a Roccella e che ci faceva piacere conoscere di persona. Ieri sera è passata in porto, ci siamo conosciuti, ci ha portato in regalo un boccione di vino locale e, tramite il suo intervento, abbiamo avuto un trattamento di riguardo in porto. Il comune di Roccella, essendo il porto a qualche chilometro dal paese, ha istituito un servizio di noleggio gratuito di biciclette. Ottima idea, inoltre sono anche a disposizione tricicli con un grande cesto dietro per andare a fare la spesa (foto). Domani mattina, sabato 14, sul presto, puntiamo su Catania. Probabilmente, per spezzare la tappa in due, ci fermeremo nel porto di Saline ioniche. Probabilmente, perchè il porto, costruito nel 1970, ha l'entrata insabbiata e non è mai stato in funzione (40 anni)!  La nostra bella Italia! Ora pare (verificherò) che sia stato dato in gestione e che abbiano dragato un piccolo passaggio per entrare. Vedremo.

venerdì 6 agosto 2010

verso "casa"

Venerdì 30 lasciamo Mongonissi e torniamo a Mourtos. Troviamo un buon posto nel porticciolo, è riparato dal maestrale e dalle musiche notturne dei bar del paese. Nei giorni seguenti con il tender scopriamo angoli bellissimi delle isolette di fronte (Syvota, ecc.). Lunedì mattina, 2 agosto, lasciamo Mourtos per iniziare, lentamente, il ritorno. Vogliamo avere molti giorni a disposizione per non essere costretti a navigare con condizioni meteo non buone. Il prossimo "appuntamento" è al 16 agosto con Barbara e Giulio a Catania. Passando nel canale tra Corfù e l'Albania incrociamo una bella nave a vela con bandiera greca, forse una nave scuola (foto). Al pomeriggio arriviamo a Kassiopi, punta nord di Corfù. Ci eravamo già fermati arrivando in giugno e ci era piaciuto molto, peccato per la musica da discoteca "a palla" fino alle tre di notte... Ormeggiata vicino a noi una piccola barca con bandiera danese (foto). Una giovane coppia con due bambini piccoli (4-5 anni), partiti un anno fà da Copenagen (Manica, Atlantico, Gibilterra ecc.). Più di 4000 miglia... Questi sì sono navigatori seri... Torneranno in Danimarca risalendo dalla Grecia fino alla Francia del sud e poi, attraverso i canali arriveranno in Germania e poi a casa. Mi sono sentito vagamente ridicolo con le mie "tappette" di 40/90 miglia sulla comoda Talitha !!!  Andiamo avanti. Martedì Kassiopi-Othonoi, e passiamo la notte nella deliziosa baia a sud dell'isola in compagnia di almeno trenta barche!  Quasi tutti italiani che iniziano le vacanze, qualcuno invece che, come noi, torna verso l'Italia. Mercoledì alle 9 lasciando Othonoi incontriamo un banco di nebbia incredibile, una mezz'ora nel nulla e poi il sole. 7 ore e siamo a S.Maria di Leuca. Il porto costa caro e mettiamo l'ancora appena fuori dal molo, ben ridossati. Anche lì musica a palla fino alle 3 e fuochi d'artificio proprio davanti a noi. Alle 7 di giovedì mattina ci dirigiamo verso Crotone. Nord-ovest allegro, poi calma e bel sole, poi arrivando a Crotone sud-est sui 20 nodi. Alle 5 ci piazziamo in porto e domani si vedrà.

venerdì 30 luglio 2010


Il tramonto di questa sera, a Mourtos. Il sole si nasconde dietro a Corfù. Talmente bello... da pubblicare subito.

lunedì 26 luglio 2010

Lakka e Mongonissi

Ci siamo lasciati a Mongonissi e ci ritroviamo a Mongonissi. Avevamo passato, come previsto, qualche giorno qui in quest'oasi di serenità, per poi spostarci a Lakka (che è altrettanto bella). Domenica 18 sono arrivati gli amici di Aquareve con il nuovo ospite e martedì 20 abbiamo festeggiato insieme il mio compleanno. Un numero enorme, dall'anno prossimo ho deciso che conterò a scendere ... Aquareve al giovedì è partito di nuovo verso Lefkas e ci siamo salutati dandoci appuntamento quest'inverno a Monastir. Loro gireranno nella zona di Cefalonia e Zante per poi rientrare direttamente in Tunisia. Noi, a Lakka, lasciamo scorrere le giornate, belle e distensive. Il meteo ci annuncia qualche giorno di maestrale allegro e allora sabato ci spostiamo di nuovo a Mongonissi. Il moletto è ben riparato e sicuramente libero dalle barche dei charter. Domenica, puntualmente, è arrivato il nord-ovest previsto. 20/27 nodi e qui si sta d'incanto. Oggi è lunedì (26 luglio) e non facciamo programmi. Stiamo bene qui e non so quando ci sposteremo.

venerdì 16 luglio 2010

Paxos



Preveza ha un bel lungomare tutto banchinato e quindi molti posti-barca. Ci sono persino alcune barche ormeggiate di fianco, all'inglese. Noi, per lasciare  posto ad altri, mettiamo l'ancora e la poppa a terra. Ci sono aiuole fiorite con rubinetti per fare acqua. Una bellezza. La mattina di domenica 11 ci spostiamo, dentro Amvrakikòs kòlpos, verso il porticciolo di Vònitsa. Una decina di miglia e arriviamo. Banchina comunale, gratis, con acqua e corpi morti per l'ormeggio! La sera guardiamo, al ristorante, su un megaschermo, la vittoria della Spagna ai mondiali in Sud Africa. Lunedì ritorniamo a Preveza. Pomeriggio e serata tranquilli e il mattino seguente, alle 8, usciamo dal mare interno con direzione Paxos. Dopo una sosta di un paio d'ore in una baia di Antipaxos (bellissima) per un bagno, entriamo nel porto principale di Paxos: Gaios. Sono le 3 e ci sono molti spazi liberi, la "caccia al posto" incomincia dopo le 5. Cena al ristorante con gyros di maiale, poi decidiamo di affittare, per il giorno seguente, uno scooter per visitare l'isola. Talitha e Aquareve sono ben ormeggiate e con tre scooter (15 euro ognuno) partiamo per il giro dell'isola. Paxos è proprio bella. Tutta l'isola è ricoperta di ulivi secolari. Mini paesini nascosti tra gli alberi, tante belle casette nel verde. Nascosta tra gli ulivi troviamo una piccola taverna dove ci fermiamo a mangiare. A fine pomeriggio rientriamo in barca e ceniamo tutti su Talitha: risotto con frutti di mare. Bella giornata. Giovedì mattina Denis deve andare a Lefkas a prendere un amico. Salutiamo Aquareve e ci spostiamo a sud dell'isola, Mongonissi. Golfetto praticamente chiuso, sicuro con tutti i venti, con un comodo moletto per una ventina di barche. Alla fine del molo un bar-ristorante con comodi tavoli all'ombra. Acqua cristallina per fare il bagno, animazione quanto basta. Oggi è venerdì, staremo qui qualche giorno per poi andare alla punta nord dell'isola, a Lakka.

sabato 10 luglio 2010

Preveza

Sabato 10 luglio. Siamo arrivati a Preveza per fare una visita al mare interno che si chiama Amvrakikòs kòlpos. Lunedì scorso siamo tornati a Sivota. Ci hanno raggiunti, come previsto, Denis e Bibiche con i loro ospiti saliti a Patrasso. Da Sivota siamo tornati a Meganisi. Questa volta, anzichè porto Spiglia, abbiamo scelto un ancoraggio in uno degli splendidi anfratti dell'isola, Abelike. Molto bello, peccato che anche qui (come in tutta la zona) ci sia una quantità industriale di barche (charter e non)!  La mattina seguente ci salutiamo con Air 'Hanse, AnneMarie e Robert iniziano il viaggio di ritorno a Monastir. Devono rientrare per fine mese e, giustamente, prendono il loro tempo. Noi ci spostiamo, con Aquareve, verso l'isola di Kalamos. Arriviamo in fine mattinata e il piccolo porto è quasi deserto. Bello. Nel pomeriggio, una dopo l'altra, alcune decine di barche charter riempiono il porto. La sera, al ristorante, guardiamo la semifinale Germania-Spagna. Partecipiamo la gioia di una tavolata di spagnoli vicino a noi. Il giorno seguente rimaniamo lì. Si sta bene, unico fastidio i cassonetti dell'immondizia troppo vicini. Sono "il ristorante" di un gruppo di cornacchie veramente chiassose. Pazienza. Da Kalamos ci spostiamo a Skorpios per fare il bagno e nel pomeriggio risaliamo la costa est di Lefkas e il canale che porta in città. All'ancora tra il Marina e il molo comunale passiamo la notte. Tutto calmo. Alle 11 di oggi, sabato, ci presentiamo all'apertura del ponte girevole e a mezzogiorno siamo a Preveza, comodamente ormeggiati alla banchina del comune. Continua a fare un gran caldo...

lunedì 5 luglio 2010

a casa di Ulisse

Da Vlikho (isola di Lefkas) ci siamo spostati a porto Spiglia (isola di Meganisi). Un bel posto, ci saremmo fermati un paio di giorni, ma un vecchietto che si occupava dell'ormeggio ci ha detto che si poteva stare solo una notte (chissà perchè?). Siamo allora andati a Sivota, sud-est di Lefkas: fantastico! Un giorno di pausa e poi direzione Fiskardho (punta nord di Cefalonia). A Sivota torneremo certamente. Bello anche Fiskardho: la realtà è che è difficile trovare un posto brutto! La tappa seguente è Vathi (Ithaca). E' venerdì e tutte le barche delle società di charter stanno rientrando alle loro sedi (Mourtos, Platarias, Vlikho) per il cambio settimanale, quindi troviamo facilmente posto in banchina. Sabato lasciamo le tre barche all'ormeggio e con i tender andiamo a fare il bagno in un angolo bellissimo a due miglia. Domenica 4 luglio, all'alba, Aquareve parte per Patrasso dove una coppia di amici li aspetta per salire a bordo. Noi, con Air 'Hanse, verso le 10, ci spostiamo di poche miglia verso nord e ormeggiamo nel porticciolo di Kioni (Ithaca), una delizia! Peccato che il nome di questo bellissimo posto mi dia grande tristezza... Passerà. Lunedì mattina, fatto il pieno d'acqua, partiamo per tornare a Sivota dove abbiamo appuntamento con Aquareve che torna da Patrasso. Fa molto caldo...

lunedì 28 giugno 2010

le isole ioniche


Domenica 20 giugno. Arrivati a Kerkira proviamo a vedere se c'è posto nel porto a sud, sotto alla città. Il posto c'è, ma ci chiedono 40 euro (io credo senza acqua e elettricità). Dietro front e direzione Gouvia, più caro, ma più comodo. A poche barche di distanza dal posto che ci viene assegnato troviamo Aquareve (Bibiche e Denis) e Air 'Hanse (AnneMarie e Robert), i nostri amici di Monastir, con i quali a primavera abbiamo progettato di fare un pò di Grecia insieme. All'alba di lunedì Giulio parte per Roma, già più di due settimane da Siracusa sono passate!  Incominciamo allora a girare per le isole in tre barche. Di nuovo Mourtos (porto e poi ancoraggio tra due isolette), poi Paxos (porto di Gaios e cala di Mongonisi), poi Lefkas (marina di Lefkas, bagno a Skorpios e all'ancora a Vlikho). Giovedì pomeriggio, a Gaios, assistiamo alla disfatta dell'Italia al mondiale in Sud Africa.
I posti più belli fino ad ora? Lakka e Mongonisi (a Paxos) e Mourtos, poi Kassiopi (a Corfù). Il tempo, questa settimana, non è stato splendido, ma tutto sommato più che accettabile. Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizie di Opale. A Crotone hanno avuto problemi con il pilota automatico. Una lunga attesa per tentare una riparazione, poi l'acquisto di un pilota nuovo, li ha stressati e hanno deciso quindi di tornare, lentamente, verso Monastir. Peccato. Problemi con il pilota li ha avuti anche Denis (Aquareve) e ieri è rimasto a Lefkas in attesa del tecnico. Il suo problema è meno grave e ci dovrebbe raggiungere oggi qui a Vlikho. E' lunedì 28 giugno, il tempo è splendido.

sabato 19 giugno 2010

Othonoi e poi ...

Othonoi è l'isola greca più vicina all'Italia. Piccola, semplice, poche case intorno a una baia con un mini molo che fa da porto. Diamo àncora al centro della baietta e scendiamo a terra con il tender per cenare. Saganaki e moussaka sono d'obbligo. La mattina seguente, giovedì 10, con un tempo splendido, ci dirigiamo verso Kassiopi, piccolo porto a nord sull'isola di Corfù. Troviamo posto in testa al molo e abbiamo, proprio di fronte a noi, la linea di arrivo della regata Brindisi-Corfù. Bel posto Kassiopi, non lo conoscevamo. Il giorno dopo, breve tappa verso Gouvia. Ci sono 8/9 nodi e mare piatto. Non abbiamo fretta e tiriamo su il gennaker. Nel primo pomeriggio ormeggiamo nel marina di Gouvia (58 euro...) per poter salire a Kerkira (Corfù), autobus n° 7, per acquistare una sim di Wind Grecia per avere internet in barca. 16 euro a settimana, caro ma comodo. La sera, finalmente, a cena da George. E' la taverna greca dove abbiamo mangiato meglio in assoluto due anni fà. George non si smentisce e mangiamo ancora benissimo. Sabato mattina lasciamo il costoso marina di Gouvia e andiamo a Platarias, sulla costa di fronte a Corfù. Avevamo un buon ricordo del posto; questa volta invece, forse a causa di un sacco di barche charter, l'atmosfera ci è piaciuta di meno. Domenica, quindi, tappa corta verso Mourtos (appena a sud, sempre sulla costa). Anche qui gran movimento, una trentina di barche charter fanno il cambio settimanale degli equipaggi. A sera il porto si libera e ci spostiamo in banchina di fronte al lungomare. C'è acqua e elettricità. L'ormeggio è gratis e la corrente costa 5 euro, così come l'acqua. Bel posto, ci piace. Un giorno di pausa con visone serale su megaschermo della prima partita dell'Italia ai mondiali di calcio. Martedì 15 andiamo a Paxos. Mare piatto, niente vento, niente pesci. Dopo un bagno in una bella caletta dell'isola, entriamo nel porto di Gaios. Ci sono un sacco di posti! Una incaricata del Comune passa a riscuotere l'ormeggio (14 euro). La sera è tranquilla e ceniamo benino in una taverna. Decidiamo, la mattina seguente di fare il giro dell'isola e di andare a vedere Lakka, baia chiusa all'estremo nord. Una meraviglia! Ci ormeggiamo in banchina (gratis), il posto ci piace e restiamo anche il giorno seguente. Venerdì 18 bisogna pensare a riavvicinarsi a Kerkira, perchè Giulio, all'alba di lunedì, ha l'aereo di ritorno a Roma. Torniamo quindi a Mourtos e ci piazziamo davanti ai bar del lungomare. Con il tender andiamo in una mini spiaggetta per fare il bagno (Dany), poi cena in barca. Sabato mattina un pò di vento da sud, guardo il meteo su internet e la situazione non è brillante. Verso mezzanotte piove. Domani mattina vedremo, dobbiamo andare a Corfù.    

venerdì 11 giugno 2010

verso la Grecia

Giovedì 3 c'è ancora mare molto mosso. Il meteo da miglioramento e allora si parte venerdì mattina. Giovedì pomeriggio lasciamo il porto di Mgarr a Gozo e andiamo a passare la notte nella baia dove sono JC e Clo a Malta. Alle 5 del mattino puntiamo sulla Sicilia, capo Passero e poi Siracusa, dove arriviamo alle 17. Durante la traversata, con due traine in acqua, abbiamo avuto tre "mangiate", due dovevano essere tonni molto grossi perchè hanno strappato il monel e i Rapala, la terza, una grossa Lampuga, si è sganciata a mezzo metro dalla barca. Che sfiga! Alla fine 12 ore di navigazione non bellissima, ma più che accettabile. Con un sms Clo ci dice che loro sono partiti alle 6,30. Arriveranno a Siracusa verso le 20. Nel frattempo, Giulio è salito a bordo e ci siamo messi all'ancora nello splendido porto naturale di Siracusa. Riparato da tutti i venti, sembra un lago,bello. Sabato, giretto in città, spesa, mercato, gasolio e cena in barca da noi con JC e Clo. Domenica mattina noi partiamo alle 5 verso Roccella Ionica, Opale rimane a Siracusa ancora due giorni, hanno problemi con il motore del tender e l'officina in cantiere lo ripara lunedì. Arriviamo a Roccella alle 19 (domenica), 93 miglia tranquille, niente pesci... Ormeggio comodo e gratuito, come sempre, quindi cena alla pizzeria del porto. Grandioso fritto misto e pizza a metro buonissima. Lunedì mattina tempo bello e mare calmo, partiamo per Crotone, niente vento. A metà strada, parte una canna. Questa volta c'è e tiriamo a bordo un bel pinnagialla di 4,5 kg. A pranzo, in navigazione, carpaccio di tonno (quello) e trance alla piastra. Buono, molto buono. Poche miglia prima del porto arrivano 25 nodi non previsti, ci saranno difficoltà per l'ormeggio? Ci danno un posto "all'inglese" e quindi tutto facile. L'ormeggiatore ci chiede 50 euro per la notte! Chiudo la trattativa a 40. Porto brutto, città brutta. Un pò di spesa a fine pomeriggio e la mattina alle 8 ci spostiamo al distributore per fare il pieno di gasolio. Poi via, direzione S.Maria di Leuca. Più di 70 miglia, tutto il golfo di Taranto. Mare piatto. Il porto di Leuca è bello, un pò caro (48 euro), ma buoni ormeggi. La mattina seguente, mercoledì 9, verso le 10 partiamo per la più vicina isola greca: Othonoi. Il mare è un olio, pare che ci siano vari forza 7 nel Tirreno e nel Mediterraneo occidentale, per noi va bene così. Intorno alle due peschiamo un tonno Alalunga di 6,5 kg.
Sarà il benvenuto della Grecia?

lunedì 31 maggio 2010

partenza




Marzo, aprile e maggio sono volati. Il portico per i pannelli fotovoltaici è fatto, così come tutti i lavoretti necessari per tenere la barca in ordine e pronta per navigare. Fatte anche tutte le pratiche burocratiche necessarie per avere la carta di soggiorno e la residenza a Monastir. Le previsioni meteo non sono bellissime, il tempo è ancora instabile, ma decidiamo di partire, abbiamo appuntamento con Giulio a Siracusa il 4 giugno, verrà con noi a Corfù e starà in barca fino al 20. E allora martedì 25 maggio, a mezzogiorno, lasciamo il nostro Marina di Monastir, direzione Malta. 170 miglia. Una bella tappa, dopo un inverno senza navigare. Poco vento e onda fastidiosa, quindi motore. Dopo due ore l'allarme della pressione dell'olio suona. Spengo immediatamente il motore e scopro che tutto l'olio è andato in sentina! Bell'inizio! La disperazione scompare quando scopro che un bulloncino, sulla testata del motore, era svitato; forse non chiuso bene dal meccanico che quest'inverno mi ha cambiato la catena di distribuzione. Rimesso al suo posto e stretto bene il bullone, ho messo l'olio sperando che il motore non abbia subito danni. Per fortuna tutto ok! Bene.
Vento sempre pochissimo e onda sempre rompiscatole fin quasi a Gozo, a sinistra di Malta, dove decidiamo di entrare nel porto di Mgarr. 25 ore di navigazione e, dopo aver espletato le pratiche doganali, un poco di riposo. Cena in un ristorante cantonese appena sopra il porto, ottima e non cara.
Giovedì mattina lasciamo la barca al pontile e prendiamo il traghetto per Malta. Gozo e Malta sono vicinissime, in mezz'ora siamo alla punta nord-ovest dell'isola. Un autobus di linea ci porta, in un ora e mezza, alla Valletta. Bella e piena di cose da vedere. Alle sette del pomeriggio siamo di nuovo in barca, pronti per cenare. Il mattino seguente raggiungiamo con la barca Opale. Jean Claude e Claudine, che sono partiti all'alba del giorno dopo di noi sono ormeggiati all'ancora a Mellieha Bay di Malta. Hanno avuto una traversata peggiore della nostra, più vento e più onda. Nel pomeriggio decidiamo insieme di andare a mettere l'ancora nella famosa Blue Lagoon di Comino. Impossibile, pieno come a Ponza in luglio! Ci spostiamo in un'altra caletta, molto carina e tranquilla. Ci sono altre due barche a vela e passiamo la notte lì. La mattina ascolto il meteo dell'Aeronautica sul canale 68. Annuncia nella nostra zona Est 7 e poi Nord-Est 8. Che palle! Ci dirigiamo quindi di nuovo verso il porto di Mgarr a Gozo dove attenderemo l'alta pressione e il bel tempo. Nel pomeriggio autobus per andare a visitare Victoria (Rabat), la capitale di Gozo. Molto gradevole, un bel misto di culture varie passate di qui nei secoli. Rimane, forte, l'influenza inglese. Si circola a sinistra e attraversare la strada, per noi abituati a destra, è un casino. A fine pomeriggio torniamo in barca per preparare un'amatriciana che mangiamo con JC e Clo. Loro hanno deciso di ritornare, domani mattina, all'ancora nella baia a Malta, noi preferiamo rimanere in porto ad aspettare che il tempo si rimetta.
Domenica 30 maggio. Tempo di schifo, piove e mezzo vento. Un depliant di Malta parla di 365 giorni di sole... Opale non si muove, il tempo è brutto. Nel pomeriggio saliamo a Victoria per collegarci con internet (posta e meteo). Previsti tre giorni di maestrale forte. Forse potremo partire per Siracusa giovedì 3 all'alba.

domenica 21 febbraio 2010

febbraio

Qualche giorno di freddino in questo febbraio a Monastir; naturalmente nulla in confronto alle basse temperature italiane e alle nevicate che abbiamo visto in tv. Queste giornate fresche e ventose mi hanno consigliato di rimandare un poco la costruzione del portico per i pannelli fotovoltaici. C'è ancora tempo. Ne ho approfittato quindi per costruire e mettere in linea un paio di siti internet. Ho rinnovato il mio pubblicando un centinaio di foto, poi ne ho fatto uno, nuovo nuovo, per un caro amico di pontile. Jean Claude, un pittore francese molto bravo, meritava di avere un sito tutto suo con le foto delle sue tele. Per chi volesse vedere le sue opere: http://www.etourneau.eu/ A fine gennaio, qui sul nostro pontile, abbiamo partecipato i problemi di un giovane amico tunisino che lavora nel ristorante di fronte ai nostri ormeggi (una curiosità, parla perfettamente quattro lingue). Il suo papà doveva essere operato d'urgenza del solito male e c'era qualche difficoltà economica. Tutti gli abitanti del pontile hanno dato spontaneamente un piccolo contributo. L'operazione è andata bene e speriamo in una guarigione definitiva. Ai primi di febbraio Jean Claude ha esposto le sue tele a Sousse e lì abbiamo conosciuto un gruppo di giovani tunisini delle Belle Arti. Un bell'ambiente, giovani simpatici e preparati. Una loro compagnia debutterà ai primi di marzo al teatro municipale di Sousse. Adremo a vedere.

venerdì 22 gennaio 2010

gennaio, a Monastir

Il tempo vola. Finito novembre, abbiamo preso i biglietti per passare in Italia natale e capodanno. Il 18 dicembre siamo arrivati a Roma. Tante cose da fare e i giorni sono passati veloci. Il 29 poi, siamo andati a Cagliari ospiti da Pina e Fabio nella loro nuova splendida villa di S.Sperate. Quattro giorni bellissimi! Che meravigliosa ospitalità! Ci siamo sentiti a "casa", in famiglia, con tanto affetto. Oggi, oltre al ricordo, ci resta tanta nostalgia e tanta voglia di ritornare là. Tornati a Roma il 2 a sera, ancora parecchie cose da sistemare in attesa del volo di ritorno a Tunisi, per Monastir, l'11 gennaio.Siamo qui da due settimane e ogni giorno c'è qualcosa da fare. La manutenzione della barca prende un sacco di tempo e i lavori sono parecchi. Dopo aver cambiato olio e filtri al motore, comperato due batterie di servizio nuove, sistemato l'impianto elettrico, mi aspetta un lavoro complesso: montare un "portico" inox per i pannelli fotovoltaici. Avremo più autonomia elettrica la prossima estate negli ormeggi nelle calette della Grecia. La sera poi, inviti a cena su barche di vicini e vicini invitati a cena da noi. Vita sociale intensa!